Sonala Folk 2024
- Marco Loi
- 8 apr
- Tempo di lettura: 2 min
Con l'inverno alle porte è stato il freddo barbaricino a condurci a questo nuovo lavoro.
La chiamata alle armi è arrivata dall'amico organettista Pierpaolo Vacca, promessa della musica sarda (Nuova Sardegna).
La giovane associazione "Sonala", che trova casa tra Lodine ed Ovodda, fonda la sua esistenza su progetti site specific, fatti su misura per piccole e grandi comunità. L'attività dell'associazione sfocia in un importante Festival, diviso in due appuntamenti: Sonala Fest in estate e Sonala Folk in autunno.
Il 2024 ci ha visti impegnati nelle produzioni video dell'appuntamento autunnale, il 6 e 7 dicembre, che ha visto come ospiti di spicco Paolo Angeli e Marc Ribot. Tema dell'edizione "sona chiterra sona" è stato il rapporto tra la chitarra ed il canto.
Le richieste stavolta ci han quasi sorpreso: oltre alla necessità della solita produzione legata alla promozione tramite social (reels), il lavoro più importante è stata la creazione di un video racconto di stampo documentaristico nel quale la narrazione tramite le interviste dei partecipanti hanno fatto da protagonista.
Questa richiesta ci ha fornito finalmente la possibilità di lavorare ad un montaggio di più ampio respiro, intorpiditi come siamo ormai dalla produzione/fruizione quasi "usa e getta" dei contenuti social.
LA PRIMA GIORNATA di Sonala Folk si è svolta a Lodine il 6 Dicembre. Sul palco si son avvicendati due progetti legati al mondo del canto corale sardo.
Il "Coro Gavino Gabriel" di Tempio ha proposto il suo canto a Tasgia/Taxa, una forma di "armonia nel canto" accompagnata dal suono della riscoperta Cetra medievale.
La seconda esibizione ha visto nascere un progetto che affianca Il "Tenore Murales" di Orgosolo alla chitarra meticcia di Paolo Angeli; un'esperimento completamente originale che accosta le alte tematiche sociali e politiche dei testi del tenore orgolese ai più contaminati suoni nati dall'esperienza internazionale di Paolo Angeli.
LA SECONDA GIORNATA di Sonala Folk, il 7 Dicembre, è stata segnata dal cambio di location in favore di Ovodda. L'anfiteatro comunale ha visto qui la presenza di tre progetti: legati sia al canto "solo" che alla chitarra "sola" o di accompagnamento.
Il giovanissimo "Tenore Ovoddesu" ha guadagnato la scena per primo. Le tematiche sociali e politiche legate al paese di Ovodda hanno preso voce nel loro canto.
Il cambio palco ha portato in scena il "canto a chiterra", forma di agonismo poetico legato al canto accompagnato dal suono della chitarra sarda. I cantadores son stati Daniele Giallara di Cuglieri e Franco Figos di Giave, l'accompagnamento è stato affidato alle corde di Bruno Maludrottu, icona del canto a chitarra.
Ultimo ad esibirsi è stato il chitarrista e compositore statunitense di fama mondiale Marc Ribot. Nel corso della sua lunga carriera ha collaborato con artisti come Tom Waits, John Zorn, Elvis Costello.
I ringraziamenti son d'obbligo per coloro che han reso tutto questo festival possibile, la associazione Sonala, nelle persone di Pierpaolo Vacca, Fabio Calzia e Alessia Zedde.
Un grazie anche alla popolazione che così calorosamente accoglie.